domenica 19 dicembre 2010

sabato 30 ottobre 2010

Bitless

Provata.
Il cavallo ha risposto bene, leggero, in mano, collaborativo, ma la parte migliore è stata quando ha scoperto di poter brucare senza rotture di scatole...oooohhhh scendeva eccome con l'incollatura trottando sul prato...scendeva cercando di brucare al volo!!!
E' stato bello veder arriva il resto del branco, vedere la Emma correre dietro a Claudio che trottava con Rok, Tobia trotterellare in giro per il campo, il sole invernale scaldare l'aria umida e il trattore lavorare il campo in lontananza.
Mi piace non c'è niente da fare, mi piace anche il freddo, l'umido, l'erba bagnata, l'aria del respiro che si condensa, i cani che corrono intorno, avere Rok tra le mani senza la sensazione del moroso eppure averlo in mano.
Mi piace.
Benvenuta Bitless

venerdì 29 ottobre 2010

Change

Cambi...Ola manca da una settimana....Emma è con noi da una settimana. Aiuta? Si moltissimo, riempie il vuoto?No, ma riempie degnamente il divano.
Con Ola se ne va l'ultima parte viva di mamma e non so se tutti abbiano capito questa cosa, poco importa in fondo.
Con Emma arrivano nuove emozioni, nuove scoperte, arriva la gratitudine di un cane grande tolto dal box di un canile, la sua timidezza, quasi la paura di disturbare. I giorni passano e lei prende coraggio, si allarga, capisce che non le verrà fatto del male e ti travolge con la sua esuberanza.

Cambiamento anche per Rok oggi, è arrivata la BB e non vedo l'ora di provarla, l'unico rammarico è essere da sola, non poter condividere l'esperienza se non con estranei forse, certo non era così che me lo immaginavo quando ho preso Rok, ma in fondo avrei dovuto aspettarmelo, la passione è la mia e siamo innegabilmente io e lui che mi piaccia o meno. Quindi ora mi cambio e vado!

lunedì 4 ottobre 2010

Prima o poi anche noi

Il fine settimana fuori porta ci ha riservato piacevoli sorprese. Il posto si è rivelato essere isolato fuori dal paese, circondato da boschi e con un torrente che scorre lì di fianco, le persone cordiali (almeno per lo standard dei montanari) la cucina strepitosa e la sistemazione decorosa. Le uscite a cavallo sono state piacevoli, ma la vera botta di fortuna è stata domenica, quando il gestore del posto ci propone di accodarci a dei suoi amici che sarebbero andati a cavallo nel paese vicino per la prestigiosa festa del Radicchio. Accettiamo con entusiasmo, ma quando al Ranch vediamo arrivare i personaggi ci preoccupiamo non poco, hanno tutta l'aria di essere dei ragazzotti spavaldi e sbruffoni, non esattamente delle accorte e premurose guide equestri.
L'atmosfera ed il clima di rilassatezza ci fanno montare in sella, un po' perplessi ma fiduciosi. Solo dopo il primo galoppo in mezzo ad un prato, solo dopo aver visto che non ci ponevamo problemi a seguire hanno iniziato a rivolgerci la parola. Si è rivelata una bellissima esperienza, i cavalli abituati a quei sentieri erano rilassatamente in mano, il ragazzi sicuri, scalmanati ma non eccessivamente spericolati e l'esperienza....unica.
Per una volta noi eravamo quelli che arrivano, scendono, legano i cavalli ad un albero e vanno a mangiare, bere e gozzovigliare fino al momento di slegare i cavalli, salire, salutare i bambini increduli e riprendere la via dei boschi. I galoppi sulle mulattiere, sui prati, la pausa al pub sulla via del rientro, il sentieri in mezzo al bosco in discesa dove i cavalli hanno dimostrato tutto il loro coraggio e abitudine...tutti ricordi impressi a fuoco. Per buona parte del tempo, quando non ero estasiata dal paesaggio o ubriaca di sensazioni pensavo a come insegnarlo a Rok, a come un giorno arriveremo a fare un'esperienza così con lui, perchè se così è magnifico, poterlo fare con il tuo fidato amico quadrupede deve essere strepitoso!

giovedì 30 settembre 2010

Diario di Bordo - Esperienza

Equitazione: Arte, tecnica ed esercizio del cavalcare: scuola d'e.
SPORT Attività agonistica basata sull'impiego del cavallo

Equitare: cavalcare

Ho riflettuto su questi due concetti ed ho deciso che non voglio più l'Equitazione ma voglio Equitare.
Ogni volta che salgo su Rok imparo una cosa nuova ed è lui ad insegnarmela, ogni volta capisco come applicare uno dei concetti letti o un suggerimento ricevuto diventa improvvisamente chiaro. I cavalieri, i cavalieri da monta inglese (ma sono convinta anche un certo tipo di cavaliere americano), disapprovano questo mio approccio, disapprovano l'assenza di un istruttore che ti dica cosa fare o non fare e li capisco bene, li capisco perchè la pensavo allo stesso modo.
Nessuna presunzione, abbiamo bisogno eccome di un istruttore, io ne avrò bisogno, ma per il momento ci scopriamo così.

Il lavoro in campo non va abbandonato perchè nella sua testa scatta un meccanismo di libertà, di non ascolto del cavaliere che fuori potrebbe essere pericoloso. Una piccola lite sulla dominanza è bastata a farlo tornare il cavallo di sempre, non devo scordarmi che ha il suo carattere ed è piuttosto paraculo, quindi è fondamentale che rispetti i ruoli.
L'esperienza raccontata da altri cavalieri "di questo tipo" si sta rivelando preziosa, consigli utili e pratici per risolvere problemi legati alle uscite, problemi che si incontrano fuori e non per portare il cavallo in posizioni innaturali, scomode e sopratutto inutili.
Noto sempre di più bocche aperte per sfuggire al dolore di brutte mani, cavalieri che si ritengono tali montare gobbi, con le ginocchia in bocca e senza la minima sensibilità alle dimostrazioni di insofferenza del cavallo....cavalieri che hanno smesso di cercare la via dell'Arte Equestre, ma si ritengono molto meglio di noi che, con l'unico fine di divertirci con i nostri amici, ricerchiamo continuamente la condizione migliore o almeno ci proviamo.
Mi è stato suggerito di affidarmi a qualcuno che "SA", peccato che temo divergiamo su questo concetto, la persona a cui lei si affida per me è uno che "NON SA", perchè non sa quello che interessa a me...tutto relativo

giovedì 23 settembre 2010

Diario di Bordo - Primi passi

Primi due giorni di esplorazione con Rok e prime considerazioni.

- Bye bye Correctional: sono indubbiamente due cavalli diversi eppure è cambiata solo l'imboccatura. In filetto Rok è più cavallo di 5 anni, mentre con il correctional è più cavallo da reining, più serio. Con il filetto devi tenerlo più attento perchè si distrae più facilmente, ma va bene per il lavoro che voglio fare e qui passiamo alla fase due

-L'anteriore dove lo metto?:Trovando sensato quel che dicono gli etologi e quanto trovato sul libro di biomeccanica sto lasciando che trovi il suo equilibrio il che vuol dire niente posizioni forzate della testa, vuol dire lasciare che si guardi in giro, che si scelga il terreno e che inciampi. Sto evitando di tenerlo su di un sentiero o meno lasciandolo libero di spostarsi sul terreno e si renda conto da solo dove va meglio, se ci sono avvallamenti, solchi o se il terreno è più o meno duro, lasciando a lui la decisione di scendere di andatura se il terreno cambia. Oggi ho imparato due lezioni direi fondamentali "brutta cretina bucolica va bene la rilassatezza ma sarà il caso che la stringi la mano sulle redini" e "tranquilla si ferma con il Whoa (grazie Nicola!!!)".
Stavamo trottando su e giù per il campo, lo lasciavo guardarsi in giro, libero di gestirsi, io mi limitavo a battere sella e ad ascoltarlo, cercando si "sentire" i suoi movimenti e di conoscerlo meglio, redini lunghe, mano rilassata, talmente rilassata che quando lui è inciampato di brutto io ho perso le redini. Nella realizzazione ho avuto un secondo di panico, non avevo niente in mano, comunicazione con la bocca interrotta, possibilità che si calpesti le redini e dia di matto vicina al 99%, possibilità di cadere rovinosamente 100%. In un lampo mi sono ricordata le parole di Nicola, ho buttato il peso indietro, espirato profondamente dando il Whoa e rilassato i muscoli sperando che tutto quello letto in questi giorni fosse vero. Rok si è fermato, si è fermato quando si è pestato una redine, si è fermato l'istante prima di tirare sulla redine calpestata e dare di matto. Rok, spaventato da una situazione che non capiva, si è fermato. Sono scesa, ho recuperato le redini con serenità, l'ho accarezzato e come niente fosse sono risalita in sella.

-Va bene il fancazzismo ma non ti dimenticare che mi hai sopra: che dire? ad un certo punto si è messo a farsi gli affari suoi quasi dimentico di me...quindi lavoriamo un pochino, richiamo la sua attenzione e lui ci sta, rivolta le orecchie verso di me e si ricompone, almeno finchè non ci giriamo per tornare in scuderia. Il ragazzo, come molti cavalli, sulla strada di casa affretta il passo, lo affretta talmente da mettersi al trotto sostenuto. E qui lavoriamo di nuovo, ti fermi e fai beck e poi ti chiedo di star fermo. Inizia un balletto di un passo avanti suo e tre indietro, fermo pochi secondi e un passo avanti e tre indietro. Piano piano ha capito che gli chiedevo proprio di stare fermo lì e a malavoglia ci è stato, bene possiamo rientrare passeggiando tranquillamente.

Su di me posso dire che convivono due cavalieri, quello di una volta, quello di tanto tempo fa che si spaventa degli imprevisti, che non si fida del cavallo e di se stesso. L'altro è quello che ha imparato tanto da tutti negli ultimi 6 anni e continua ad imparare, è il cavaliere che gestisce gli imprevisti imponendosi il rilassamento, che mantiene la calma e attinge alle conoscenze acquisite.
Non mi libererò mai del primo, ma diventa sempre più piccolo man mano che l'altro cresce.

lunedì 20 settembre 2010

Gli medico le escoriazioni

Una volta montavo per la tecnica, per il risultato, per il salto. Montavo per imparare, l'Equitazione è una complicata arte che richiede determinazione, pazienza, coraggio, fiducia, costanza, umiltà.
Poi ho cambiato monta e l'egocentrismo mi ha teso la sua trappola ed ecco che ho montato per gli sliding stop, gli spin, i cerchi e la tecnica.

Oggi gli ho tolto gli slide e l'ho fatto ferrare normale perchè tra gli sliding stop (che tanto i soldi per le gare di reining non li avrò mai) e le uscite ho scelto queste ultime.
Ho sempre odiato le passeggiate, ma forse non le ho mai conosciute davvero.
Forse è ora di lasciare l'Equitazione e trovare un nuovo modo di vivere il nostro rapporto, tante, tantissime domande affollano la mia testa e mi chiedo sempre più spesso cosa sia meglio per lui.
Mi è stato chiesto "Cosa vuoi fare con lui?". La risposta è stata "non lo so", cosa si fa con un cavallo se non s'impara la tecnica???
Ho intenzione di scoprirlo, ho intenzione di provare, sperimentare, mi è anche stato detto che l'unico che mi può dire se sto sbagliando è lui.

Per il momento lui si limita a socializzare con gli altri cavalli e ad andarsene a zonzo per la sua enorme casa quindi:
- Cosa fai con il tuo cavallo?

- Gli medico le escoriazioni

venerdì 3 settembre 2010

Sono incazzata

Sono incazzata.
Incazzata con me ed il mio egoismo, la mia cecità, la mia ambizione. Volevo imparare, volevo uscire in gara, volevo fare reining e lui è bravo, bravo a parlare, a porsi, soprattuto bravo ad insegnare.
Rok deperiva ed io non me lo spiegavo, Rok deperiva ed io mi facevo domande ma non avevo il coraggio di porle a voce alta, perché è bravo a farti sentire insicura, paranoica, a assicurarti con balle al momento giusto. Tu gli credi, ingenua, cretina, gli credi perché vuoi credergli, per l'ambizione, perché ti piace la tecnica, perché ti diverti, gli credi ma ti fai domande, il cavallo perde peso, inesorabilmente. Sei preoccupata, ma ti fidi ancora, sempre meno in realtà, ma gli dai retta. Provi a proporre delle cose, degli integratori, ma hai paura di sbagliare, in fondo che ne sai tu? E' il tuo primo cavallo, lui invece, lui ne sa.
Incazzata per non aver aperto gli occhi prima, incazzata per non averne parlato prima.
Incazzata perché il cavallo ha si forse un'ulcera gastrica, ma soprattuto il cavallo ha FAME e questo mi manda fuori di testa. Incazzata con me per averlo permesso.
Incazzata per le menzogne e le prese in giro.
Incazzata.

venerdì 27 agosto 2010

Passato

"Il passato è come certi torurati, duro a morire". Da Baol di Stefano Benni
Una delle mie citazioni preferite, una delle frasi più adatte alla vita.

Nella tua vita di oggi a volte si riaffaccia la tua vita di ieri e la cosa mi sorprende sempre un po'.
Un estraneo evoca momenti della tua infanzia, riporta ricordi appartenuti ad altri, ripercorre la storia della tua famiglia con occhi sognanti persi nella propria giovinezza ed io me ne sto lì e lo lascio fare, pronta, pronta a sentirmi chiedere anche quello che non mi piace. Inizia sempre allo stesso modo, leggendo il mio cognome.
"@@@@?"
"sì"
"ma @@@@ di @@@ quelli dell'impresa????"
"si"
Lo sguardo si apre.
"Figlia di...."
"@@@"
"lei è la figlia di @@@?????"
Occhi spalancati. A questo punto possono succedere due cose.:
-La prima è una sgradevole conversazione dove un estraneo cerca d'impicciarsi degli affari della mia famiglia a caccia di pettegolezzi che ormai non interessano più nessuno, avvoltoi nella vita degli altri.
-La seconda è una gradevole conversazione dove un estraneo racconta con ammirazione quando ha conosciuto mio padre, delle cose fatte insieme (il più delle volte erano ordini di mio padre eseguiti dal mio interlocutore all'epoca dei fatti poco più che ragazzetto), racconta aneddoti (alcuni sentiti mille volte), ritira fuori nomi e luoghi, con il sopracitato sguardo sognante, poi si ridestano e mi chiedono come sta papà, sinceramente interessati.
Oggi, per fortuna, è stata del secondo tipo.
Alcune volte è come fossi morta e rinata molte volte, il passato sembra così lontano da appartenere ad altri.

mercoledì 14 luglio 2010

Moments

Apri il box ed il suo muso è lì che ti spinge per uscire, come a voler dire "è caldo, portami fuori", come a volerti salutare. Il balletto infinito della pulizia ha inizio, lui si muove, rampa, quelle maledette mosche non lo mollano nonostante il repellente, ma ti accorgi che si muove sempre dalla parte opposta alla tua, pensi sia casuale, poi ci stai attenta. No è voluto. Ha iniziato a considerarti parte del suo mondo, non ti viene addosso di proposito nonostante le mosche, noti anche che ti da il muso con fiducia nonostante non gli piaccia essere toccato lì, ma si fa mettere l'olio repellente intorno a gli occhi, si fida ancora.
In sella ascolti e ti rendi conto che la familiarità è aumentata, che ti senti sempre più insieme, percepisci quando è stanco, annoiato, infastidito, brontolone, sereno, rilassato e tu ti adatti a lui, ti fondi con lui calibrando le tue mosse sulle sue razioni.
-"abbiamo finito vai pure a farti due passi fuori"
Ci pensi e decidi che oggi no, oggi gli fai fare il cavallo, una bella doccia e paddock dove è libero di rotolarsi nella terra, domani ti toccherà strofinare di più per pulirlo, ma lui si sarà difeso dalle mosche a modo suo. Lui si gode la libertà, saluta i suoi amici, bruca, si mangia le carote con avidità mentre tu continui a sistemare tutte le sue cose, stanca, sudata, con i jeans appiciccati addosso, i piedi nel forno degli stivali, sono le otto passate ormai e aneli una doccia.
Ti trascini in paddock per riprenderlo, ti piacerebbe lasciarlo fuori ancora ora che fa più fresco, ma sono quasi le nove ed è davvero ora di chiudere. Scavalchi la recinzione, lui ti viene in contro, una carezza ed inizi ad attraversare il paddock verso il cancelletto e lo senti, ti volti e lui si concede una rallegrata da bocion, allora corri un po' e lui ti galoppa felice intorno, ti raggiunge al cancelletto, ti appoggia il muso addosso per farsi grattare, sembra quasi si porga per farti agganciare la longhina. In un attimo ti rendi conto e la stanchezza sparisce. Quel puledrotto che due mesi fa ti mordeva, faceva lo scontroso, ti si alzava davanti adesso gioca con te, adesso è contento di averti nel suo paddock, adesso fai parte del suo mondo.
Te ne torni in scuderia, i tuoi passi, i suoi passi e gli altri cavalli che mangiano nell'immobilità della sera.
Il tuo sogno di bambina, quel sogno che hai affidato a centinaia di stelle cadenti, sempre quello, anno dopo anno, stella dopo stella, quel sogno eccolo qui.

sabato 10 luglio 2010

Croce Verde Padova

Nella valutazione posto esercitazione interforze di ieri ci hanno detto che il nostro lavoro di squadra è stato ineccepibile, che eravamo coesi, collaborativi, comunicativi, come i "meccanici della Ferrari".
Che siamo un gruppo con forte senso di appartenenza.
Credo abbia fatto bene a tutti per ricordarci chi siamo e cosa possiamo fare, che Croce Verde (come qualsiasi ente) non ha solo problemi, che ci sono molti volontari capaci, che la scuola di formazione funziona come hanno dimostrato i 3 ragazzi al loro primo intervento di Emergenza per quanto simulato. L'addestramento ed il gruppo hanno fatto il loro lavoro amalgamando immediatamente persone che non avevano mai fatto equipaggio insieme.

Al di là degli errori commessi (ce ne sono sempre, come altrimenti?) e delle cose da migliorare, il gruppo ha funzionato ed ha funzionato anche in relazione a tutte le altre forze e noi siamo stati felici d'indossare quella divisa.

giovedì 1 luglio 2010

Reining

Primi timidi passi in questa disciplina, Gian dice che abbiamo 9 mesi per prepararci alle gare, io lo lascio dire pensando che 9 mesi sono tantissimi e chissà se ci arrivermo mai in gara, ma vederlo così..vivo, con gli occhi che gli brillano di entusiasmo e la voce febbrile di chi progetta, immagina, studia....chi ha il coraggi di dirgli niente?
Io intanto cerco di capire questa lingua nuova dove tutto quello che conosco è messo in discussione, si fa tutto quello che io non sono abitatuata a fare. Il cavallo, lui fa, tu prima glielo spieghi e poi lasci che lo faccia, molla le mani, molla le gambe, molla tutto, tu sei lì solo per sostenerlo, perdi il controllo solo per scoprire il controllo assoluto. Una forma che non conosco di binomio cavallo/cavaliere, un modo totale, armonico, profondo di essere insieme. Nel salto ti dai coraggio a vicenda, come due guerrieri che si tengono per mano per volare, dove i cuori che devono andare di là sono due. Il reining è stabilità e controllo, momento di spinta assoluta e momenti di immobilità, tutto in serenità, nessuna tensione, cavallo e cavaliere come unica entità, fusi insieme.

Rok si trasforma quando lavoriamo, si mette serio, concentrato, sparisce il puledrotto che c'è in lui e sta lì, con le orecchie rivolte a me, in attesa d'istruzioni....istruzioni che gli arrivano confuse da me che non so ancora bene che fare, poi Gian lo monta 3 minuti, un reiner che fa la sua magia ed il giorno dopo se rifai lo stesso esercizio che gli ha "spiegato" lui Rok lo esegue in modo perfetto, nonostante le mie inscurezze, nonostante me in sella e vedo il mio istruttore innamorato del mio cavallo, il mio cavallo che sembra interamente se stesso mentre lo fa ed io che m'innamoro di lui (del cavallo non dell'istruttore) ogni volta di più e penso che forse 9 mesi non sono poi così lunghi e che magari un giorno potrò dire che Rok e Gian mi hanno insegnato ad essere una reiner con tutto l'orgoglio che ho.

mercoledì 30 giugno 2010

Dal latte allo yogurt passando per la tastiera

Da un po' ho ripreso a seguire un forum e mi stupisco sempre delle stesse cose.

- perchè la gente ha così tanta necessità di rendere pubblica la propria opinione? E s'incazzano come bisce se li contraddici! in una discussione se sia meglio una soluzione o l'altra perchè devi venirmi a dire che secondo te fanno schifo entrambe e l'unica via è tutt'altra strada? sappiamo tutti che esiste un'altra strada, ma abbiamo scelto questa. Si chiama proselitismo e in paese evoluto come il Messico è vietato.

- Perchè devi postare un commento acido fine a se stesso senza scopo? o addirittura offendere estranei per il puro gusto di farlo? Ma non hai davvero un cazzo da fare nella vita?

- Come ti viene in mente di dire che una cosa che ammetti di non conoscere fa schifo o non ha tecnica?
Monto a cavallo da quando mi ricordo, reputo di sapere stare in sella, circoli al galoppo ne ho fatti qualche migliaio eppure ieri, al mio primo circolo ad una mano ho capito che della monta americana non ho ancora capito un tubo, a tratti sbattevo sulla sella e la forma del circolo era tutto tranne che rotonda. La dimostrazione del mio istruttore invece che incoraggiarmi mi ha fatto venire voglia di darmi al trekking a piedi, altro che reining.

Tutta la frustrazione, le insicurezze, l'aggressività si riversa in rete ed il forum è il luogo ideale per attaccare briga, ma nella vita reale non va meglio.
Nessuno vuole intromissioni nella propria vita, nessuno vuole che gli altri gli dicano cosa sia meglio per loro, ma non perdono occasione per darti la loro opinione e...incredibile...non si pongo nemmeno il problema se sia giusta anche per te, siccome va bene a loro deve andar bene a tutti e si rifugiano dietro al "scientificamente provato".
Ma sti siensiati non hanno mica ricerche più interessanti da fare? tipo cancro, malattie metaboliche, AIDS, leucemie, distrofia....etc etc.
Che mi vengano a spiegare come fanno a provare scientificamente che dei cibi ingeriti in gravidanza ritardano lo sviluppo mentale del feto o che prenderlo o meno in braccio quando piange prima o dopo un certo mese farà di uno dei miei nipoti un probabile serial killer con squilibri affettivi...no sul serio, voglio leggerli

True in my pocket.....ma se al verità è nella tasca di tutta sta gente...ne sarà rimasta da provare scentificamente?
Pirandello ha sprecato il suo tempo cercando di spiegare che la verità sta negli occhi di chi la guarda...si come la bellezza.
ok vado a fare qualcosa di costruttivo

martedì 22 giugno 2010

Eppur non sembra...

Un gargoyle, un bocciolo di rosa rossa e dei calici levati a tuo nome, questo avrai oggi.

Carogna.


Esatto, ancora non te l'ho perdonata.

domenica 13 giugno 2010

Guardia Medica

Vorrei capire chi seleziona i medici per le guardie mediche, che tipo di valutazione usano? Quanto sei stronzo? Quanto paraculo? Quanto imbecille?

Ma secondo te, imbecille, io la domenica sera alle 8, con una simpatica coppia di amici a cena ed il cibo cinese caldo in tavola non ho proprio proprio niente di meglio di fare che stare al telefono con te? Ma sempre secondo te, per cosa ti paghiamo? Ti passa per la mente che non scelgo io quando mio padre smette di urinare e gli insorge dolore? Secondo te ho scelto io di togliergli il catatere? Che responsabilità è che esattamente non vuoi prenderti? Che un infermiere (che per altro è venuto ed è stato bravissimo nonostante caterizzare papà non sia semplicissimo) non riesca? Allora alza il culo e vieni a vederlo.
Ma sempre secondo te, dirti che o mi mandi un infermiere o vieni a vederlo tu o bisogna chiamare il 118 è una minaccia?
Tesoro a te non ti hanno mai minacciato nella vita, ma mi pare strano visto quanto sei stronzo.

Ah signor infermiere, che è stato bravissimo, è inutile che mi dica che secondo lei il catetere non va più tolto vista la patologia perchè sa, non so a casa sua, ma qui funziona che un UROLOGO lo decide e non noi familiari, no così tanto per informarla.

Ecco e se al telefono invece di esserci Claudio che ha risposto tono tu tono, ben sapendo come funziona, c'era una mogliettina 70enne? O un figlio 20enne inesperto? Il paziente secondo lei si teneva vescica piena e dolore fino al lunedì mattina, così la rogna toccava ad altri e lei poteva continuare a giocare a solitario.

Ecco ora per cortesia mi raccontate qualche episodi in cui chiamando la Guardia Medica si abbia avuto un qualche positivo risultato? Dai su una bella storia sulla Guardia Medica....nessuno?

martedì 1 giugno 2010

Sto imparando...

.....a prendere le persone per quelle che sono, ma sopratutto ad accettare quello che vogliono darmi senza alcuna pretesa, tutto questo potrebbe aiutarmi a diminuire le delusioni.
Ma ci sono cose che mi fanno riflettere e sorridere, amaramente, un po'.
Io non dico quasi mai quello che penso realmente, filtro tutto attravero la buona educazione ricevuta, la gentilezza, il buon senso e l'esperienza pregressa, quando non lo faccio (filtrare intendo) lo faccio la gente si arrabbia con me.
Ascolto le lamentele delle mie amiche su altre amiche e vorrei far presente quante volte loro stesse hanno fatto le stesse cose a me, le persone si feriscono senza vera intenzione, ma la mancanza di dolo non cambia il risultato. Glielo puoi dire? No, per il semplice fatto che non lo vogliono sapere, vogliono solo lagnarsi, non fare un'analisi reale della situazione e ponderare le colpe.
Mi sono presa da paraculo per questo, perchè non dico le verità scomode, perchè non vado in giro a fare la paladina della giustizia, a voler, ancora ed ancora, far usare il cervello alle persone.
La verità è che non lo vogliono usare il cervello e non sta più a me cercare di farlo, l'ho fatto per tanto tanto tanto tempo ed è forse servito a qualcosa? No.
ah dimenticavo, quando cerco di farlo, con tutto il tatto possibile viene semplicemente ignorato perchè non è quello che vogliono sentirsi dire.

Bene volete sapere cosa penso la maggio parte del tempo?

"ma perchè devi svangarmi la minchia con le tue stronzate????"
"ti ho forse chiesto qualcosa??? ecco allora perchè me ne parli???"
"vaffanculo testa di cazzo"
"non devi pensare, devi fare quello che ti dico"

Giusto se vi era rimasto un dubbio

mercoledì 19 maggio 2010

Persi...


A volte ci perdiamo nelle nostre vite, trascinati dai doveri, travolti dalle incombenze, schiacciati da orari tiranni e persino dalle passioni ci perdiamo di vista. Siamo lì, a pochi passi l'uno dall'altro, condividiamo le stesse case, bagni, cucine e letti, ma quando siamo insieme non rimane più niente. Solo stanchezza, troppa stanchezza e si perdono le parole, i giochi, gli sguardi, il contatto. Ci si smarrisce cercando di sopravvivere alla buriana della vita e ci si agrappa alle piccole luci...

venerdì 30 aprile 2010

Miscellanea

- Penso che alcune persone sono entrate nella mia vita con il botto e ci sono rimaste. Altre se ne sono andate purtroppo o per fortuna.
- Penso che siano tutte puttanate e che ci sia un solo modo di affrontare i rapporti o la vita, viverla.
- Penso che ad alcune persone abbiano spezzato qualcosa dentro, che nessun amico, parente, amore potrà aggiustare.
- Penso che: "Questa è la mia vita. Io sono come sono, nel bene e nel male: non posso farci niente"
[ Carlito's way ]
- Penso che starsene in paddock con il proprio cavallo che gioca intorno a te non abbia prezzo.
- Penso che se hai un sacco di buchi nell'anima, ma ancora delle persone che ti vogliono bene al tuo fianco tu abbia fatto un buon lavoro.
- Penso che i cuori intatti non abbiano mai vissuto.
- Penso che ho raggiunto un traguardo importante della mia vita e non riesco a rendermene conto.
- Penso che odio l'aceto e l'aglio, tranne quando so che fanno bene al mio cavallo.
- Penso che dovrei dormire di più e scrivere meno boiate

venerdì 23 aprile 2010

Primi passi

Primi giorni con Rok e già vedo dei miglioramenti.
Mercoledì l'ho montato per la prima volta, mentre lo pulivo e vestivo le due dritte di Gian hanno cambiato la situazione ed in meno che non si dica il cavallo si è rasserenato, ha smesso di cercare di staccarmi una mano a morsi o di spaventarsi per ogni movimento, è vero sta tutto nell'atteggiamento del corpo.
Lavoro in tondino e lì el bociòn ha iniziato a capire che la musica era cambiata, che il suo leader era un'altro e che era bene dargli retta, vedere applicate dal vivo e così da vicino le tecniche di comunicazione equina è una cosa emozionante. Vedi questo tizio che fai dei piccoli movimenti quasi casuali, vedi che si guardano dritto negli occhi con il cavallo e vedi che il cavallo risponde a gli stimoli. Niente è casuale, ogni gesto è voluto ed ha un significato che il cavallo conosce ed al quale risponde finché dice "ok ti seguo, sei il mio branco". Poi il problema che indietreggiava quando andavi per salire, mi ero documentata e avevo letto varie tecniche simili tra loro che richiedevano un po' di tempo e lavoro, allora chiedo a Gian"beh questo glielo sistemiamo con calma" e lui "sì sì una cosa alla volta", ci avviciniamo, Rok indietreggia Gian lo guarda, sorride, lo prende per la coda, girano un po' così, poi fa rumore sulla sella, gli tira la staffa, mima la salita, Rok perplesso rimane fermo, ha già capito che se lo lascia fare quello strano tizio prima o poi la smette e lo ricompensa e Gian questo fa.
Ieri quando ho sellato il cavallo ha giocato con me, come è giusto che faccia alla sua età, ma ha drasticamente ridotto i tentativi di mordere, è rimasto molto più sereno, si è lasciato toccare ovunque e quando sono andata per salire ho visto che ci ha pensato di muoversi, ma poi deve aver cambiato idea perché è rimasto dov'era.
Il mio cavallo impara sorprendentemente in fretta? Forse.
Al mio cavallo le cose sono state spiegate chiaramente in un linguaggio che lui riesce a capire? Di sicuro.
Al mio cavallo è stato applicato il metodo Parelli e /o simili? No.
Il mio cavallo è finito nelle mani di uno che si è sbattuto 25 anni per capire i cavalli in arena, lavorandoci, domando puledri, addestrando cavalli da gara e non pagando fior fiore di soldi per un corso di qualche settimana e ci aggiunge il buon senso? Si
Senza togliergli la voglia di giocare, la sua giovinezza, ma solo dandogli un po' di buona educazione :)
E non questo non voglio togliere nulla a chi l'ha domato ed addestrato perché ne ha fatto comunque un cavallo equilibrato e sereno, tant'è che da montato sembra un maturo cavallone che non ha paura di nulla. In arena coperta non ha mosso orecchio, nemmeno quando dietro si è mosso un camion sbuffando, in campo aperto non si è scomposto per i trattori o i cani o gli uccelli ed ha un invidiabile addestramento da reining.

Detto questo, vediamo quando ci metto a trasformare questa meraviglia in un cazzone??? :D :D :D

mercoledì 21 aprile 2010

Io e la Medicina

Ecco mi sento dentro una barzelletta, di quelle che fanno:

ci sono un chirurgo, un dermatologo, un medico del lavoro, un medico di base ed un'anestesista.
Il dermatologo dice: chi è l'idiota che ti ha tagliato un cheloide che poi si riforma più grande!!! qui ci vuole il laser!!!! 15 giorni e sei a posto! prendi e mettici queste cose (nessuna di loro assomiglia ad un farmaco)

e dopo un mese sono ancora in carne viva.

Allora il chirurgo dice: vai vai dal dermatologo (con tutto il disprezzo possibile) a questo punto mettici i fiori di Bach no sulla ferita che tanto è uguale!!! ci vuole ****** ed in una settimana cicatrizzi! la fisiologia ha delle leggi precise!!!

Allora io dico, "si grazie, l'anestesista mi ha consigliato **** per il dolore, mi puoi fare la ricetta?"
ed il medico del lavoro: "ma prendi il ***** che risolve tutto!!!"

Morale? questa mattina prendo il farmaco consigliato dal medico del lavoro e non mi fa nulla, allora chiamo il mio medico di base e gli chiedo la ricetta per il farmaco consigliato dall'anestesista (donna nella quale rispondo la più ceca fiducia) e poi andrò in farmacia a prendere quello consigliato dal chirurgo.

Poi se qualcuno di voi conosce uno stregone, una guaritrice di paese, ma anche una di montagna o un aborigeno, magari anche un indio...insomma io a questo punto pur che si chiuda e mi passi il male provo pure lo sputo di lama!

p.s. ci tengo a precisare che l'anestesista è stata l'unica a trovare una risposta ad una domanda senza entrare nelle competenza altrui ed il medico di base ha avuto abbastanza buon senso da non obiettare sul farmaco ordianto da un'altro medico.

lunedì 19 aprile 2010

Ed eccolo qui finalmente, giovane, bello, viziato e di carattere.
Ieri è stata la prima giornata insieme, ma ci vorrà tempo per conoscerci. Il pomeriggio lo abbiamo passato in uno dei paddock piccoli, lui brucava o rompeva le balle alle pony e io me ne stavo lì, seduta su di una sedia ad ignorarlo finchè non ha iniziato ad avvicinarsi, ad annusarmi, a mordermi (vizio da togliere immediatamente).
All'inizio ne ho avuto un po' paura, instabile con la scarpa aperta muovere questo puledrotto allegro e un po' spaventato mi ha messo un po' in allarme come tutte le cose che non sono sicura di saper gestire, ma piano piano è andata meglio, ho iniziato a capire che gesti lo spaventano e come avvicinarmi, sbagliando la maggior parte delle volte :)
Verso sera è andata meglio, dopo la giornata fuori lui si era rilassato ed io pure e l'ultimo giretto alla longia è stato più sereno, almeno non si è messo a trottarmi intorno appena arrivati nel campo per brucare :D
Volevo il cavallo giovane? Volevo il cavallo di carattere? Ora imparo a gestirlo...almeno questo al grooming si lascia fare tutto

Avevamo paura di aver preso un automa? Un cavallo troppo addestrato? Ecco, sì un po' lo è, ma almeno da terra è solo un 5 anni con la testa da puledrotto :D :D :D

p.s. ed io non riesco a smettere di guardare le sue foto...sono un po' patetica, ma mi passerà

sabato 17 aprile 2010

Incredula

....penso che sta riposando nel suo nuovo box, incredula guardo i suoi documenti, incredula sfoglio il passaporto. Rok, dopo interminabile ed alcolica attesa è arrivato e fa parte della famiglia. Ci metterò un bel pezzo ad abituarmi all'idea che è effettivamente mio, che dopo tutti questi anni, tutte le speranze ed i sogni è arrivato. Il mio sogno di bambina in carne, ossa e peli sarà ora buttato nel truciolo a godersi le ore del mattino.

Grazie a Claudio per aver contribuito a far sì che si realizzasse, ma soprattutto per l'infinita pazienza di questo mese.

Grazie a mia nipote per essere stata con noi ad aspettare.

Grazie a Gian per avermelo scovato e fatto portare a casa.

Grazie al manipolo di persone che ieri sera è rimasta fino alle 8 passate ad aspettare con noi.

Grazie agli amici ed al loro sostegno.

giovedì 15 aprile 2010

Il piano inclinato

A furia d'incaponirsi la pallina ha iniato a muoversi sul piano inclinato, domani andiamo a vedere un cavallo che Gianluca definisce "perfetto per te". 4 anni, quorter certificato, addestramento finito da Gian, già pronto per il reining e soprattutto, sereno in passeggiata.
Di tesa in campagna basto io e questo equino ha solo che da insegnarmi qualcosa in arena, Claudio se lo potrà godere da subito senza rischi inutili ed io azzero le rotture di balle.
E' vero che le rotture di balle mi piacciono, ma nel lungo termine preferisco un cavallo equilibrato di cui potermi fidare. Mi sono avvicinata al mondo dell'americana con l'obiettivo, neanche tanto segreto, del reining ed eccolo qui che spunta fuori.
Spero solo sia amore a prima vista.

Spero anche che il raggiungimento di questo obbiettivo sia solo il primo, grosse e concreto passo, verso la mia "nuova" vita.

venerdì 9 aprile 2010

giovedì 8 aprile 2010

Io faccio un favore a loro e sembra che lo facciano loro a me!

In linea con il principio che le cose accadono se le fai accadere e che il pre ciclo è sempre un momento molto emotivo e poco razionale diamo un bel colpo alla ruota.
Cosa ho ottenuto fino ad oggi con la pazienza, il mantenimento della parola e la correttezza? Poco, tante belle parole, ma la mia vita comunque ferma ad aspettare. Aspettare che la situazione migliori, che il lavoro migliori, aspettare per qualcosa che non riguardava me.
Sono stanca. Voglio raggiungere i miei obiettivi, voglio solo il giusto, voglio lavorare le mie ore, essere retribuita per il lavoro svolto, ne più ne meno e poi dedicarmi serenamente alla mia vita. Non è molto mio sembra e credo sia quello che vuole chiunque.
Perchè allora dovrei continuare a fare un lavoro che non mi piace, rispettando degli orari e non sapere quanto e se verrò pagata? Lavoro, mi rompo le balle, non mi da ne soddisfazioni ne stimoli ed in più ci rimetto dei soldi. L'equazione decisamente non funziona più, andava bene finchè c'era da dare una mano e mi veniva comodo per la situzione a casa, ma ora che le cose marciano a regime, ora che giustamente vogliono orari fissi, impegno, concentrazione, rotture di balle, o ne danno il corrispettivo o posso cercarsi altro quando vogliono.
Io faccio un favore a loro e sembra che lo facciano loro a me! AHAHAHAHAHAHAAH

martedì 6 aprile 2010

*******

Spero che almeno tutta questa tensione da attesa serva a bruciare calorie....uffa uffa uffa uffa uffa uffa uffa..............e ci si mette pure il piede, lento a guarire....uffa uffa uffa uffa uffa uffa uffa uffa.....

venerdì 2 aprile 2010

Se e Ma e Forse

La verità che è non sto nella pelle, il solo parlarne come possibilità reale, concreta e ralizzabile mi rende sovraeccitata.
Devo stare calma lo so, se poi la cosa non va ci rimarrò malissimo lo so, troppi Se, Ma, Forse...non ci riesco, semplicemente. Tutta notte a sognare, il suo arrivo, il primo incontro, soffiare dolcemente nelle sue narici in modo che possa odorarmi e conoscermi, me stesa sulla coperta a leggere mentre lui bruca libero vicino a me...tutta notte così, praticamente una tortura.

Ma dove cavolo è il tasto per l'avanti veloce quando serve??? Possibile funzioni solo quando si tratta d'incubi ad occhi aperti???

lunedì 29 marzo 2010

I sogni son desideri.....

Alla fine la voglia di maternità è arrivata anche a me, dicono si chiami orologio biologico, dicono che ad un certo punto, nonostante le paure, le incertezze, nonostante non sia mai il momento giusto, tu ti senti pronta. Pronta ad affrontare le difficoltà, pronta a rischiare, ti dici "e che cavolo ci riescono pure gli altri no? Mica guadagnano tutti ste cifrone! Tutti hanno una vita incasinata no?"
Un attacco di incoscienza? Probabilmente si.
Me ne sono resa conto ieri parlando con un'amica, se avessi potuto lo avrei fatto immediatamente, l'ho bombardata di domande, volevo sapere, volevo rendermi conto di cosa volesse dire esattamente.

Il solo dettaglio è che io non voglio un figlio, voglio un cavallo, anzi una cavalla e forse, sempre contro ogni buon senso, la voglio giovane.

Prima di Natale il primo "attacco", cerco, valuto, sogno, spero, mi dico in primavera, mi dico che troverò un trekker maturo, quasi anziano, affidabile, che Claudio possa gestire in sicurezza, che possa rendere le mie passeggiate rilassate e sia un buon maestro per lui.
Poi la Samira (meglio nota come Red) si è impuntata, poi si è alzata, poi ci siamo "parlate"..poi il pensiero di vederla portare a casa dal suo proprietario mi è dato quella piccola, minuscola fitta. Prima regola: non affezionarti al cavallo di un'altro.
Poi mi hanno detto che la vende. Scarica di adrenalina. Valentina valuta di prenderla con me, di dividerci le spese, doppia scarica di adrenalina e la fantasia che scalpita, Poi Sarah mi dice " no no quella cavalla è matta, no è a posto con la testa"..ecco credo di essermi innamorata lì.
Penso a tutte le possibili varianti, tutti pro ed i contro, contro che come ogni volta che vuoi una cosa ti sembrano tutti superabili, tutte bazzecole. E' l'incoscienza che ci fa fare le cose migliori.

E poi c'è Claudio, che mio malgrado e per fortuna, mi tiene con i piedi per terra, ragiona con la testa e non con il cuore (almeno lui), raffredda i miei scalpiti e m'invita ad una giusta e sana calma. So anche che se le condizioni lavorative ed economiche fossero diverse forse avrebbe già preso accordi. Intanto facciamo il primo piccolo passo, intanto ho trovato forse una sella. Sono quei momenti della vita in cui vorresti l'avanti veloce per vedere come va a finire :D

lunedì 22 marzo 2010

Ed impenno felice..

Questo fine settimana è stato carico di soddisfazioni e tutte nel campo equestre...potrei fare un resoconto dettagliato sul perchè sabato sia stato così importante, ma lo capirebbero in pochi, basti sapere che ho raggiunto un risultato, ho gestito una situazione con serenità, ma soprattuto ho comunicato veramente con la puledra e questa è forse la cosa più bella.
Avrei voluto tornare e raccontarlo a lei, lei che si spaventava ogni volta che mi vedeva tornare dal maneggio con i vestiti infangati, lei che non ha mai superato del tutto il terrore che mi facessi male, lei che rifiutando l'idea che mi fossi fatta male mi ha rialzato dal campo, pulito i vestiti e rimessa in sella più o meno 22 anni fa....a lei avrei voluto dire "sai mamma, ho litigato con la puledra, si è pure messa in candela, ma finalmente non ho avuto paura e poi, poi le ho spiegato che non aveva motivo di contrasto con me ed è finita a passeggiare serena".
Ieri invece mentre stavo facendo "lezione" ad una neofita (avanti, alt, destra e sinistra, mica niente di che) una signora in fianco a me è passata da "verremo più avanti a provare" a (rivolta al marito) "vai a chiedere se posso farla adesso la lezione di prova con lei che m'ispira..sì sì voglio provare con lei"...."ma tu quando fai lezione?"..Mai signora :D Devo ammettere che la soddisfazione è stata grande.....e poi quel quinto senso e mezzo stuzzicato aspetta solo di vedere come va a finire...(n.d.r. ti sarebbe già arrivato un messaggio se non ti fossi ammazzato in moto...esatto non ti ho ancora perdonato ;) )

Non cercate di capire quel che scrivo, a volte non ha senso nemmeno per me

giovedì 11 marzo 2010

eehhh ma tocca a te!

2010, Italia, democrazia, donne negli organi istutizionali, nelle forze dell'ordine, nella giustizia, nella comunità scientifica, donne in carriera, ma anche madri, moglie e figlie.
Insomma, donne.
Eppure ci sono cose che nella mentalità comune toccano ancora a noi, nel terra terra non abbiamo fatto grandi passi, non mi credete? Stralci di conversazione:

-"Sì ma non puoi pretendere che ci pensi tuo fratello! E' un uomo, non gli verrà mai in mente! Vedi io ho un accordo tacito con mia sorella ed è che ai miei genitori ci pensa lei" (n.d.r. mentre tu fai avanti ed indietro con l'estero per lavorare e dare un reddito più che decoroso alla tua famiglia) (fonte: uomo 37 anni)

-" Ma non puoi pensare che lui gli rifaccia il letto o gli sistemi la stanza!" (zia 68 anni) (n.d.r. Ed io si? Io che il primo letto che mi sono fatta è stato in servizio 3 anni fa? Io che ancora oggi faccio cucce per cani invece che letti? Ma perchè danno per scontato che io lo sappia fare?....O mio fratello è menomato e non me ne sono mai accorta?)

-"Eh mai sei tu che te ne devi prendere cura, sei tu la donna di casa!"

-"eh ma lui lavora!"v (la mia preferita) Io invece ne ho solo due di lavori in fondo.

Che sia chiaro non ho nulla contro mio fratello, ma mi fa imbestialire che le persone diano per scontato che se bisogna fare qualcosa la faccia io perchè sono donna....come se il fatto di avere un cromosoma X in più mi renda geneticamente capace di organizzare una casa! La realtà è che ho imparato e piuttosto in fretta vista la necessità, ma come ho imparato io non ritenete mio fratello altrettanto capace? Eppure è un ragazzo normodotato con un'intelligenza nella media.
Come li vediamo noi i piatti sporchi, i vestiti a terra o il lavabo pieno, non lo vedono anche loro?
-"Ma sono uomini, non le vedono queste cose" eppure hanno vissuto da soli...vivevano nella mer@@??

Non siamo noi donne ad essere relegate in un ruolo....sono gli uomini che non vengono considerati all'altezza di gestire tutto quello che facciamo noi.
Ecco io lotto contro la discrimazione maschile!

venerdì 5 marzo 2010

Snappy

Che non è un' espressione dialettale ma il nome della puledrotta (ha 6 anni ma la testa ed il fisico da una 4 anni).
I dizionari traduco con: scorbutico, elegante, brioso, rapido, vivace, vigoroso, energico.
ecco più o meno ci siamo.
Non so se non avesse più cavalli e sia stato "costretto" ad affidarmi lei o se davvero volesse mettermi alla prova. La cavalla è di sicuro caratteriale, riottosa, ombrosetta, fastidiosa, ma di buona indole sotto sotto. Cerca di sottrarsi, minaccia tuoni e fulmini quando metti la gamba, ma poi rimane lì, certo devi cercare un dialogo con lei perchè sospetto che se cerchi solo di dominarla non ottieni nulla. Ci siamo messe lì in circolo ed abbiamo iniziato, per un ora ho girato in cerchio da una parte e dall'altra. Ricerca continua della via di comunicazione più consona a lei, la mano più alta, più bassa, più forte, alleggerita, la gamba si, la gamba meno, chiedi e rilascia, chiedi e rilascia, lasciale il tempo di capire cosa vuoi, cosa le chiedi, glielo sto chiedendo nel modo giusto? ascoltala perchè solo lei può davvero dirti se ti sta capendo. Spiegale quello che vuoi con fermezza, anche con decisione quando ci prova a fermarsi e minacciarti, ma senza aggressività.
La ricerca dell'equilibrio.... e poi, per momenti sempre più lunghi...lo senti... sei tutt'uno, tutto il tuo corpo ed il suo corpo sono perfettamente in equilibrio ed armonia. Due falcate e lo perdi, si distrae, si sottrae e ancora e ancora e ancora. Fino a renderti conto che non ce la fai più, che le tue gambe di chiedono pietà, le ginocchia sono indolenzite (anche perchè è piuttosto magra per cui devi proprio cercartela sotto) per non parlare della tu lombare che viene e a chiedere il tributo. Poco importa, questa sera un po' di yoga e andrà meglio. Ti fermi prima di disfare il lavoro fatto perchè non riesci più a tenere la posizione. Meglio 40 minuti fatti bene che rovinare tutto negli ultimi 10 perchè sei stanco e t'incasini e la mandi in confusione. Metti da parte il tuo ego, lezione preziosa.
Questa è la ricerca, questo è l'obiettivo, l'armonia nell'equilibrio costante, questo è il fine difficile da raggiungere. Questo amo così tanto.

martedì 2 marzo 2010

Vampire

Di sicuro sono io ed il mio periodo, ma ho sempre più l'impressione che la rabbia ed il nervosismo di chi mi circonda mi succhi via la forza vitale. Il loro nervosismo diventa il mio, la loro rabbia la mia, la loro tensione la mia e non è che da sola non ne produca abbastanza.
Maledetta empatia....ma non l'avevo superata? A quanto pare no e quello che non "sento" da un lato finisce che comunque entra da un'altra parte.
La primavera è alle porte e forse è tempo che riprenda la strada e mi rimetta un po' in movimento, ho 19 giorni prima dell'equinozio, qualcosa si dovrebbe riuscire a fare.

p.s. stiamo organizzando una grande grigliata in maneggio, in mezzo a CAMPI, ALBERI ed ANIMALI, chi volesse unirsi...........

mercoledì 24 febbraio 2010

Toscana, Umbria e fantasia

La camera era grande, ariosa, arredata con pochi oggetti ma nei posti giusti, come promesso dal sito tanta pace, libri, dvd e musica. Il bagno seguiva lo stesso stile, una panca fatta con una tavola di (credo) ulivo ancorata al muro ed i faretti per illuminare al di sotto, un box doccia e un box per il bagno di vapore. Accenti, aspetti 20 minuti ed il tuo Hamman personale è pronto. Neanche da dire che l'ho provato ancora prima di appoggiare le valige, in fondo la scelta è stata fatta proprio sulla base di questa promessa.
Il vapore caldo che costringe i muscoli ad allentarsi, che ti fa tirare un respiro profondo ed abbassare le spalle è di sicuro un ottimo modo d'iniziare una breve vacanza.
Qualcuno dice che una camera serve solo per dormire e farsi la doccia, ma credo che l'ambiente abbia senza dubbio un suo valore, una camera così ti induce a rilassarti, a prenderti del tempo, accendi la musica e la lasci di sottofondo, curiosi tra i libri a disposizione, tra i dvd, giri, osservi, scruti.
Ci hanno mandato a cena in un'osteria di un paese vicino dove l'oste toscano ha fatto egreggiamente il suo mestiere consigliando cibi e, ovviamente, del buon Chianti. La scoperta dello stufato alla Sangiovannese è stata del tutto gradita al poco schizzinoso palato di Claudio.
Due giorni così, di tranquillità, di silenzio, di stellate ed ulivi.
Assisi è un piccolo gioiello tenuto agreggiamente, siamo stati piuttosto fortunati, il cielo era grigio ed ogni tanto pioveva un po', ma con pochissima gente in giro ci ha permesso di girare ovunque senza code, gente, stress. Visitata in lungo ed in largo con calma, arrampicati fin su sulla rocca e poi su sulle torri per ripidi e strettissimi scalini a chiocciola, mettendo a dura prova il mio senso di vertigine, ma completamente ripagata dalla vista e dall'atmosfera del luogo.
Perugia è una cittadina carina e caotica, una struttura da città medievale con il traffico di un centro urbano moderno. I passaggi pedonali sono praticamente inesistenti come pure i marciapiedi, di sicuro le persone sviluppano l'istinto di sopravvivenza. Vedere Perugia dopo una giornata ad Assisi è di sicuro a discapito della città del cioccolato, il confronto inconscio decreta subito l'antipatia per la cittadina. Si è rifatta il giorno dopo quando sotto un cielo grigio ci ha mostrato la sua piazza e ci ha fatto assaggiare il cioccolato artigianale, ma il traffico ed il caos ci hanno indotto a fuggire verso la più tranquilla Gubbio. Forse la stanchezza, forse il cielo grigio e l'occasionale pioggia hanno un po' compromesso il fascino di questa cittadina. Il panino con la porchetta (anche se ha passeggiato e litigato nel mio stomaco tutto il pomeriggio) ha di sicuro ripagato la strada.
Un lungo giro per gli Appennini ci ha riportato verso casa regalandoci la vista di due splendide cerbiatte stese al pallido sole su di un prato. Il tempo di un paio di foto e sono sparite tra gli alberi con i loro ciuffi bianchi.

giovedì 18 febbraio 2010

Ansia

Stai lì con questo peso sullo sterno che non ti lascia e si diffonde nel tuo corpo fino a ricoprire i tuoi pensieri di una patina grigia che non ti fa respirare. Stai lì a tastare ogni pensiero che stai per fare per cercare di capire ed anticipare se aumenterà o meno quella sensazione. Ogni nuovo pensiero può scatenarla o blandirla e tu passi il tuo tempo a controllare la tua mente, guardare bene dove mette "i piedi" per tenerla al sicuro in pensieri confortanti e far sì che l'ansia sia accettabile.
Poi arriva la sera e sai che il momento prima di dormire è il peggiore, perchè hai meno controllo sulla tua mente e lei ti scapperà per infilarsi proprio lì, lì dove l'ansia è più acuta. Studi degli espedienti, ti addormenti davanti alla TV perchè il rumore di fondo incatena i tuoi pensieri finchè non sopraggiunge il sonno o t'imbottisci di valeriana ed aspetti faccia effetto, ma comunque ad un certo punto della notte lei, l'ansia, ti sveglierà e ti ritrovi nel letto con la bocca dello stomaco chiusa in una morsa, allora lo cerchi nel letto, ti appiattisci lungo il suo corpo, cerchi di aderire alla sua schiena il più possibile, sapendo che quel calore ti placherà un po', sapendo che ti regalerà qualche altra ora di sonno.
Poi un giorno, all'improvviso passa. Un pensiero inafferrabile la fa sparire e cerchi di goderti quei giorni fino al suo ritorno.

venerdì 12 febbraio 2010

Il quesito è:

dentro o fuori?
Si ricerca sempre quello che non si può trovare ed il mondo ci appare sempre un po' più folle, dove vogliamo stare?

martedì 9 febbraio 2010

E MI RICORDO

....la televisione accesa su UnoMattina, la solita sigla alla stessa ora, la sentivo da sotto le coperte ed aspettavo. Aspettavo la sua voce, il mio nome, solo quello, per farmi capire che forse me la stavo prendendo troppo comoda.
La sala da pranzo con le luci accese, ma sempre un po' buia, la tazza pronta, fumante, pure troppo a volte e lei lì, con la sigaretta in mano e la tazza del caffè davanti.

La tazza pronta il mattino non è mai mancata fino all'estate del 2007, quando ho avuto una cucina, quando forse sono cresciuta un po'.

Ora trovo il caffè pronto lasciato nella moka al caldo, ma qualche volta, magari durante il fine settimana, trovo di nuovo la tazza pronta, calda.

Lei non c'è.

venerdì 29 gennaio 2010

FORSE SEMPLICEMENTE

a volte la nostra mente c'inganna, a volte siamo i peggiori nemici di noi stessi.
Si può diventare talmente abituati alle cose brutte da arrivare a crearsele quando non ci sono?
L'essere umano non dovrebbe avere un istinto di preservazione? Allora il mio che fina ha fatto?

martedì 26 gennaio 2010

MISCELLANEA

Sabato ad una vendita di biglietti della lotteria per una raccolta fondi:
- Signora lo vuole un biglietto? Magari vince!
- A COSA MI SERVE VINCERE CARA, HO LA SALUTE

Saggezza popolare

@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@

La mia logopedista di quando ero piccola
- con te non ho avuto nessun risultato, ERI SOLO INCAZZATA NERA CON TUO PADRE

dagli 8 anni ai 32 a quanto pare abbiamo fatto poca strada su questo argomento

@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@

Il mio nuovo istruttore di equitazione
- ho notato che con un cavallo che va non hai problemi, ma se te ne do uno che non va tu ti pianti

Già, DETESTO i cavalli indietro, ma ci lavoreremo

@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@

Memo: ricordarsi di parlare SOLO di scarpe, vestiti e prodotti di bellezza ed ovviamente dar sempre ragione all'interlocutore

@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@

-Vorrebbe ma ha paura della tua reazione
-Non capisco cosa ci sia da avere PAURA, non mica mai mangiato nessuno!!!
-Beh insomma......

martedì 19 gennaio 2010

Hachiko

Questa è l'unica foto di Akita che ho trovato che somigliasse a Sansone e Dalila.
Sì siamo andati a vedere Hachiko ieri sera e la nostalgia dei miei cagnoni si è fatta sentire. E' stato strano rivedere gli occhi a mandorla, lo sguardo attendo, quel modo di fare indipendente e fedele.
Ma non hanno fatto vedere una delle cose più belle di questi cani, il verso quando ti salutano, una specie di ringhio che sembra un ululato e che
terrorizzava la maggior parte dei miei amici, era solo il loro entusiasmo, il loro modo di darti il ben venuto. Un Akita è molto più pericoloso quando tace che quando ulula.
Ecco credo che la descrizione che segue lo racconti
perfettamente:
L'Akita, è un cane particolare, un cane da scegliere con riflessione, perchè docile se ben educato, ma con un carattere forte e determinato, potrebbe prendere il sopravvento se viziato e cresciuto male.

Sono molteplici le loro capacità e infinita e naturale la loro bellezza. In Giappone simbolo di forza, lealtà e coraggio viene spesso definito "prodezza della natura". La grande dignità che esprime la trasmette con la sicurezza dei suoi movimenti e con il suo magnifico sguardo tipicamente orientale. La sua dolcezza la trasmette invece nel modo di fare le feste, allegro, smorfioso, comunicativo. Sembra volerti parlare ed esprimerti la gioia di stare con te. Tutti coloro che non lo conoscono e lo vedono per la prima volta dicono "sembra un orso" in realtà sembra proprio a volte essere più animali insieme, orso, delfino, foca, leone e tenero gatto. Da cuccioli sono incantevoli. Il loro carattere è particolare e per quanto non sia un cane in perenne adorazione del padrone ha bisogno comunque di un rapporto stabile, di qualcuno che sappia seguirlo con dolcezza e ostinazione, perché si formi al meglio. Necessario da subito stabilire che lui può essere dominante quanto vuole, ma il capo branco siete voi. E' un cane forte, obbediente, equilibrato e mantiene una certa indipendenza pur non essendo un cane che tende alle fughe. Con i bambini è paziente ed affidabile. E' un buon guardiano, non è un cane aggressivo senza un valido motivo verso gli estranei. Direte un cane perfetto, in realtà un neo c'è la mancanza di tolleranza verso i suoi simili, è un dominatore e lo ricorda sempre, per questo sconsigliato a chi ha più di un cane dello stesso sesso, ciò non significa che è impossibile una convivenza, ma imprudente se non si riesce ad avere sufficiente controllo sul nostro Akita. Questo vale anche se condotto al guinzaglio, non tira per attaccare un altro cane tranquillo, potrebbe farlo con un provocatore, ma noi dobbiamo riuscire a controllarlo in qualunque caso, e questo dipende da che tipo di rapporto abbiamo creato con lui. Questo atteggiamento è più attenuato nelle femmine, anche più facilmente gestibili per chi è alla prima esperienza con un cane. In casa è pulito e discreto e da subito sa ritagliarsi i suoi spazi.

Se avessi la possibilità di riprendere un cane di taglia grossa, non avrei dubbi :D

giovedì 7 gennaio 2010

Ippoterapia e.....

Sabato ore 10.00 prima lezione di monta americana....io la chiamo Ippoterapia.
Ieri 12 ore in 118, abbastanza servizi ma molto tranquilli, dopotutto ero nell'equipaggio in cui "fortuna" e "sfortuna" si equilibravano :).
Tra le altre cose abbiamo incontrato:
- la signora Pia, 6 figli, 12 nipoti e 1 pronipote....e poi dici che alla fine delle festività stava poco bene!
- la signora Rina, 98 anni cade dalle scale perchè deve per forza andare al bagno al primo piano, quello nuovo a piano terra si vede che non le piace.
- la piccola Angelica che non vede la traversa dello scivolo, ma la sente bene sul naso.
- la signora "dov'è mio marito" che si è sentita mancare e poi non vedeva bene, sarà che aveva perso una lente dell'occhiale? Un sedicente passante ci tiene ad informare la centrale che c'è un medico sul posto....al quale chiedo " era afasica?" e lui "ehm...bu...beh faceva un po' fatica a parlare"
(n.d.r. i medici che ci tengono a farlo sapere di solito sono: dentisti, dermatologi o qualsiasi altra specializzazione inutile nella situazione)
- la signora Giancarla che per combattere al sfiga che la perseguita va a vedere la presentazione di pallavolo della nipotina, valuta male i gradoni e cade di schiena sbattendo la testa. Troviamo un tizio che la tiene per mano e sottovoce c'informa di essere un anestesista (n.d.r. lui che invece sapeva cosa fare si è ben guardato dal farsi pubblicità inutile, mica aveva bisogno di sentirsi superman)

Il doppio turno è volato soprattutto grazie al bell'equipaggio, di quelli in cui lavori bene, in fiducia che tutti sappiano cosa fare, dove c'è spazio per ridere e scherzare, soprattuto avevo un gran autista! ;) :*

sabato 2 gennaio 2010

2010

Svegliarsi nel silenzio è un'esperienza che la gente sottovaluta.





Il tuo Numero del Destino è 3
Il tuo Numero del Destino rappresenta il percorso che seguirà la tua esistenza, le doti e le capacità che devi sviluppare per far sì che la tua vita sia equilibrata ed armoniosa.

Il tuo Numero del Destino ti consentira' di essere creativo e fiducioso con te stesso. Il tuo approccio alla vita sara' fondamentalmente ottimista. La tua immaginazione ti portera' a creare e ad ispirare gli altr

Tratti Positivi

Ottimistico, Verbale, Creativo, Espressivo, Socievole, Felice, Divertente

Tratti Negativi

Superficiale, Non comunicativo, Noioso, Ingannevole, Lamentoso, Pettegolo

Descrizione Generale

Il numero 3 rappresenta l'ottimismo, l'energia, l'immaginazione e il divertimento. 3 e' il numero della creazione. Esiste un potere indefinibile dietro il numero 3, che consente al suo portatore di creare cose e soluzioni prima sconosciute, di inventare o di scoprire. Il 3 rappresenta il numero delle triadi assolute: Passato, Presente e Futuro; Madre, Padre e Figlio; Nascita, Vita e Morte.

Associazioni

Tarocchi: L'Imperatrice
Astrologia: Giove, Gemelli
Rune: Uruz
I Ching: Pi
Lettere: Gimel, Lamed
Sciamanesimo: Colomba
Elemento: Fuoco, Terra
Metallo Alchemico: Ferro
Aura: Rosa, Blu e Oro
Colore: Giallo
Gemma: Topazio
Cristalli: Galena
Mesi: Marzo, Dicembre
Giorno della settimana: Mercoledi'
Numeri Fortunati: 3, 12, 21, 30
Piante: Orchidea, Rosa, Mammola, Viola

Il tuo Numero dell'Espressione è 1
Il tuo Numero dell'Espressione indica come ti realizzi e in quali aspetti della vita trovi soddisfazioni.

L' 1 come numero dell'Espressione indica indipendenza e capacita' di leadership, spesso dove nessuno si e' mai avventurato fino a quel momento. Svilupperai un forte io e una grande forza di volonta'. Il tuo coraggio ti dara' la fiducia di intraprendere azioni in situazioni dove altri avrebbero timore ad agire. Sei un leader e le persone ti seguiranno senza indugio.

Tratti Positivi

Individualismo, Leadership, Audacia, Coraggio, Creativita', Determinato, Ambizioso, Sfidante.

Tratti Negativi

Egocentrico, Prepotente, Repressivo, Indolente, Debole.

Descrizione Generale

Uno e' il numero dei nuovi inizi, dell'azione e della leadership. Laddove l'1 appare nella carta di una persona ci si possono aspettare cambiamenti in quell'area: il portatore dell'1 avra' proprio il compito di dar inizio a questo cambiamento. Sarà un pioniere"", sempre pronto ad illuminare il buio."

Associazioni

Tarocchi: Il Bagatto
Astrologia: Sole, Ariete
Rune: Ansuz
I Ching: #1 Ch'ien
Lettere: Aleph, Yod
Sciamanesimo: Scimmia, Unicorno
Elemento: Fuoco
Metallo Alchemico: Oro
Aura: Tutti i Colori
Colore: Rosso
Gemma: Rubino
Cristalli: Pirite
Mesi: Gennaio, Ottobre
Giorno della settimana: Domenica
Numeri Fortunati: 10, 19, 28, 37, 46, 55, 64, 73, 82, 91, 100
Piante: Azalea, Iris, Lilla'


Il tuo numero dell'Anima è 7
Il tuo Numero dell'Anima descrive i desideri intimi e i sogni verso i quali aspiri.

Le persone con il 7 come Numero dell'Anima sono attratti da un atmosfera quieta, pacifica nella quale possono perseguire le verita' ed esplorare il loro io intimo senza interferenze. Queste persone sono fondamentalmente degli eremiti. Desiderano fortemente essere lasciati da soli per studiare e far accrescere la loro spiritualita'.

Tratti Positivi

Analitico, Mistico, Preparato, Saggio

Tratti Negativi

Distaccato, Cinico, Superficiale, Nervoso

Descrizione Generale

Il numero 7 denota introspezione e il perseguimento delle verita' universali. 7 e' il numero della ricerca individuale della conoscenza in solitudine. Il 7 nella propria carta puo' preannunciare il sopraggiungere di un periodo di misticismo. Il 7 e' da considerarsi il numero che connette la Terra con il Paradiso. Durante i secoli passati molti preti hanno pensato che il 7 fosse il numero di Dio.

Associazioni

Tarocchi: Il Carro
Astrologia: Saturno, Bilancia
Rune: Ehwaz
I Ching: #52 Ken
Lettere: Zayin, Ayin
Sciamanesimo: Granchio, Cavallo, Falco, Tartaruga
Elemento: Water
Metallo Alchemico: Piombo
Aura: Rosso
Colore: Porpora
Gemma: Ametista
Cristalli: Ametista, Rutile rosa
Mesi: Luglio
Giorno della settimana: Sabato
Numeri Fortunati: 2, 4, 5, 7, 16, 25, 34, 43, 52, 61, 70, 79, 88, 97, 106
Piante: Croco, Calendula, Papavero, Felce

Il tuo Numero dell'Apparenza è 3
Il Numero dell'Apparenza rivela il tuo io esterno, ovvero i tratti della personalità che mostri agli altri.

Sei un amante della vita, sei estroverso e affascinante e vuoi sempre divertirti. Possiedi una personalita' magnetica. Il tuo entusiasmo per la vita e' contagioso. Il tuo potenziale di creare e ispirare gli altri sembra senza limiti. Certamente non sei senza difetti: puoi essere pettegolo e mostrare una gelosia ingiustificata. In ogni caso, molti troveranno la tua esuberanza e il tuo entusiasmo per la vita irresistibili.

La tua Quintessenza è 4
La Quintessenza rivela la tua vera essenza, il tuo vero io. E' la somma tra il Numero del Destino e il Numero dell'Espressione.

Imparerai il valore del duro lavoro, della disciplina, e dell'organizzazione nei tuoi primi anni di vita. Mentre gli anni passano metterai un valido contributo nelle cose che sono destinate a durare. Negli ultimi anni avrai costruito cose di un valore duraturo. Puoi avere dei problemi di salute che combatterai applicando le tue abilita' organizzative per far diminuire i loro effetti su di te.

Tratti Positivi

Pragmatico, Fedele, Disciplinato, Organizzato, Cauto

Tratti Negativi

Dogmatico, Crude, Incompetente, Inefficiente

Descrizione Generale

Il numero 4 rappresenta la stabilita', la tradizione, la praticita' e il rispetto. Il 4 significa anche sobrieta' e fedelta' e riflette organizzazione e disciplina. Il suo simbolo e' il quadrato, e rappresenta anche le 4 stagioni, le 4 direzioni e i 4 aspetti dell'io. Il 4 fornisce alle cose una struttura stabile.

Associazioni

Tarocchi: Imperatore
Astrologia: Sole, Mercurio, Cancro
Rune: Dagaz
I Ching: Chin
Lettere: Daleth, Mem
Sciamanesimo: Aquila, Ariete, Balena
Elemento: Acqua, Fuoco
Metallo Alchemico: Mercurio
Aura: Rosso e Arancione
Colore: Verde
Gemma: Smeraldo, Giada verde
Cristallo: Cassiterite
Mesi: Aprile
Giorno della settimana: Giovedi'
Numeri Fortunati: 2, 6, 8, 13, 22, 31, 40, 49, 58, 67, 76, 85, 94
Piante: Pepe, Fave


Ricapitolando sono ottimista, creativa, fantasiosa, sfidante, coraggiosa, arrogante, con una propensione alla leadership, all'andare oltre, ma sono riflessiva, eremita, propensa al silenzio dell'introspezione che fa di me una cinica noiosa e distaccata, ma sono disciplinata e costruisco cose che durano. Anche dogmatica, crudele a volte, ma fedele e cauta.
Insomma non male come casino