giovedì 23 settembre 2010

Diario di Bordo - Primi passi

Primi due giorni di esplorazione con Rok e prime considerazioni.

- Bye bye Correctional: sono indubbiamente due cavalli diversi eppure è cambiata solo l'imboccatura. In filetto Rok è più cavallo di 5 anni, mentre con il correctional è più cavallo da reining, più serio. Con il filetto devi tenerlo più attento perchè si distrae più facilmente, ma va bene per il lavoro che voglio fare e qui passiamo alla fase due

-L'anteriore dove lo metto?:Trovando sensato quel che dicono gli etologi e quanto trovato sul libro di biomeccanica sto lasciando che trovi il suo equilibrio il che vuol dire niente posizioni forzate della testa, vuol dire lasciare che si guardi in giro, che si scelga il terreno e che inciampi. Sto evitando di tenerlo su di un sentiero o meno lasciandolo libero di spostarsi sul terreno e si renda conto da solo dove va meglio, se ci sono avvallamenti, solchi o se il terreno è più o meno duro, lasciando a lui la decisione di scendere di andatura se il terreno cambia. Oggi ho imparato due lezioni direi fondamentali "brutta cretina bucolica va bene la rilassatezza ma sarà il caso che la stringi la mano sulle redini" e "tranquilla si ferma con il Whoa (grazie Nicola!!!)".
Stavamo trottando su e giù per il campo, lo lasciavo guardarsi in giro, libero di gestirsi, io mi limitavo a battere sella e ad ascoltarlo, cercando si "sentire" i suoi movimenti e di conoscerlo meglio, redini lunghe, mano rilassata, talmente rilassata che quando lui è inciampato di brutto io ho perso le redini. Nella realizzazione ho avuto un secondo di panico, non avevo niente in mano, comunicazione con la bocca interrotta, possibilità che si calpesti le redini e dia di matto vicina al 99%, possibilità di cadere rovinosamente 100%. In un lampo mi sono ricordata le parole di Nicola, ho buttato il peso indietro, espirato profondamente dando il Whoa e rilassato i muscoli sperando che tutto quello letto in questi giorni fosse vero. Rok si è fermato, si è fermato quando si è pestato una redine, si è fermato l'istante prima di tirare sulla redine calpestata e dare di matto. Rok, spaventato da una situazione che non capiva, si è fermato. Sono scesa, ho recuperato le redini con serenità, l'ho accarezzato e come niente fosse sono risalita in sella.

-Va bene il fancazzismo ma non ti dimenticare che mi hai sopra: che dire? ad un certo punto si è messo a farsi gli affari suoi quasi dimentico di me...quindi lavoriamo un pochino, richiamo la sua attenzione e lui ci sta, rivolta le orecchie verso di me e si ricompone, almeno finchè non ci giriamo per tornare in scuderia. Il ragazzo, come molti cavalli, sulla strada di casa affretta il passo, lo affretta talmente da mettersi al trotto sostenuto. E qui lavoriamo di nuovo, ti fermi e fai beck e poi ti chiedo di star fermo. Inizia un balletto di un passo avanti suo e tre indietro, fermo pochi secondi e un passo avanti e tre indietro. Piano piano ha capito che gli chiedevo proprio di stare fermo lì e a malavoglia ci è stato, bene possiamo rientrare passeggiando tranquillamente.

Su di me posso dire che convivono due cavalieri, quello di una volta, quello di tanto tempo fa che si spaventa degli imprevisti, che non si fida del cavallo e di se stesso. L'altro è quello che ha imparato tanto da tutti negli ultimi 6 anni e continua ad imparare, è il cavaliere che gestisce gli imprevisti imponendosi il rilassamento, che mantiene la calma e attinge alle conoscenze acquisite.
Non mi libererò mai del primo, ma diventa sempre più piccolo man mano che l'altro cresce.

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