lunedì 4 ottobre 2010

Prima o poi anche noi

Il fine settimana fuori porta ci ha riservato piacevoli sorprese. Il posto si è rivelato essere isolato fuori dal paese, circondato da boschi e con un torrente che scorre lì di fianco, le persone cordiali (almeno per lo standard dei montanari) la cucina strepitosa e la sistemazione decorosa. Le uscite a cavallo sono state piacevoli, ma la vera botta di fortuna è stata domenica, quando il gestore del posto ci propone di accodarci a dei suoi amici che sarebbero andati a cavallo nel paese vicino per la prestigiosa festa del Radicchio. Accettiamo con entusiasmo, ma quando al Ranch vediamo arrivare i personaggi ci preoccupiamo non poco, hanno tutta l'aria di essere dei ragazzotti spavaldi e sbruffoni, non esattamente delle accorte e premurose guide equestri.
L'atmosfera ed il clima di rilassatezza ci fanno montare in sella, un po' perplessi ma fiduciosi. Solo dopo il primo galoppo in mezzo ad un prato, solo dopo aver visto che non ci ponevamo problemi a seguire hanno iniziato a rivolgerci la parola. Si è rivelata una bellissima esperienza, i cavalli abituati a quei sentieri erano rilassatamente in mano, il ragazzi sicuri, scalmanati ma non eccessivamente spericolati e l'esperienza....unica.
Per una volta noi eravamo quelli che arrivano, scendono, legano i cavalli ad un albero e vanno a mangiare, bere e gozzovigliare fino al momento di slegare i cavalli, salire, salutare i bambini increduli e riprendere la via dei boschi. I galoppi sulle mulattiere, sui prati, la pausa al pub sulla via del rientro, il sentieri in mezzo al bosco in discesa dove i cavalli hanno dimostrato tutto il loro coraggio e abitudine...tutti ricordi impressi a fuoco. Per buona parte del tempo, quando non ero estasiata dal paesaggio o ubriaca di sensazioni pensavo a come insegnarlo a Rok, a come un giorno arriveremo a fare un'esperienza così con lui, perchè se così è magnifico, poterlo fare con il tuo fidato amico quadrupede deve essere strepitoso!

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