domenica 30 agosto 2009

Il buongiorno di oggi è stata una telefonata di mamma che diceva: "qui stanno cercando di uccidermi"......ieri invece mi ha ringraziato per il catetere vescicale, ma quando non le ho permesso di strapparlo mi ha detto che ero "vendicativa" .

"La realtà non esiste: è solo un insieme di regole di interpretazione dei nostri sensi...e ridere per non piangere è un ottima cosa"

"...la realtà è relativa e diversa a seconda di chi la vive...e la sua non è meno vera della nostra..giochiamo anche noi ogni tanto forse riusciremo a viverla in maniera migliore.."

Grazie a Roma e Genova per queste loro figlie.

martedì 25 agosto 2009

Dai 2 ai 3 anni

Non sono gli anni di galera che mi hanno dato, è il ritmo della mia vita.
Cosa sto farneticando?
Questo lasso di tempo è quella finestra in cui succede qualcosa che mi porta a cambiare, in un paio di casi a stravolgere, la mia vita. Ha iniziato con il lavoro, poi con gli affetti ed in fine, beh andata e ritorno dalla Sardegna. A marzo saranno tre anni che sono tornata a Padova e qui si parla già di cambiamenti. La situazione che stiamo vivendo ha già cambiato il mio futuro così come lo avevo immaginato, ma sta avendo ripercussioni a cui non avevo pensato fino ad oggi. Quindi si trattasse di cambiare solo piano, casa o città e regione, rimanesse anche tutto apparentemente così, la mia vita cambierà e non posso fare altro che arrendermi e vivere a questo ritmo.

P.S. sono un toro ed i toro sono abitudinari, odio cambiare

P.P.S. sono anche una che ha bisogno sempre di stimoli nuovi e cambiare è sempre un bello stimolo

P.P.P.S. Claudio sarà felice di ricevere le vostre solidali pacche sulle spalle

P.P.P.P.S. No! non è lui che voglio cambiare

lunedì 24 agosto 2009

Lingue o dimensioni diverse

Si fa strada l'altra grande domanda di questi giorni "Ed i medici cosa ti dicono?"
Ed io proprio non capisco, forse do significati diversi alle parole o forse sto vivendo in una specie di dimensione parallela o io il genere umano non lo capisco.
Un tumore diffuso ed aggressivo se la sta divorando con la voracità di un bulimico in crisi, nel giro di tre mesi l'ha ridotta ad uno scheletro con della pelle attaccata addosso, l'abbiamo trasferita in un Hospice (struttura para ospedaliera per le cure palliative, loro non cura e non fanno eutanasia, cercano di rendere accettabile la poca vita che gli rimane ai loro pazienti accompagnandoli verso la fine senza dolori o effetti collaterali) perchè è l'unico posto dove possono darle quello di cui ha bisogno, ma questo non vuol dire che la curino. Sta morendo ed ogni giorno, ora e respiro la avvicinano a quel momento senza scampo.
Quindi COSA MINCHIA DOVREBBE DIRMI IL MEDICO???????????
Sembra che alcune persone rifiutino ostinatamente questa idea, sembra non vogliano capire e quando lo ripeto per l'ennesima volta mi rispondono come se fossi io (o noi) che non voglio curarla, chiedere, fare qualcosa. Ha ragione mio fratello è una specie di veglia funebre dove ogni tanto apre gli occhi, è il decorso naturale di questa malattia e nessuno può farci niente.
Viviamo aspettando che suoni il telefono sempre in bilico tra la speranza che se ne vada in serenità e l'angoscia egoistica di chi non vuol perdere una persona che ama.
Ogni giorno starà un po' peggio e, le auguro presto, morirà.

domenica 23 agosto 2009


Vediamo di far girare questa giornata....spero si mantenga il vento..........spero si porti via un po' di questo peso..........

Le riflessioni migliori mi vengono sempre quando sono lontana da un pc e se ne vanno sempre quando le mani scorrono sulla tastiera....non è destino

giovedì 20 agosto 2009

Ma tu come stai?

Ecco.....per favore smettete di chiedermelo perchè vi rispondo "bene" o altre menate di circostanza ma prima o poi un malcapitato si sentirà rispondere: "esattamente come una che guarda sua madre morire giorno per giorno, secondo te come cazzo sto?" e si sentirà sprofondare ed io mi sentirò in colpa per aver mortificato così un amico. Per cui, per favore, smettetela.
Lo fate per il mio bene e vi ringrazio, ma non affannatevi a trovare le parole giuste da dire, perchè non ce ne sono.
Ho bisogno di qualcosa? Sì, sicuramente, ma non la voglio dalla maggior parte di voi e non perchè non vi voglia bene sia chiaro.
Quando ho bisogno di distrarmi o essere distratta alzo io il telefono....non sforzatevi di distrarmi che tanto rischiate solo di fare peggio.
Sono una stronza intrattabile che non si sa da che parte prendere, lo so, mi volete bene anche per questo.
Consolatevi, poi sarò anche peggio, perchè non sono neanche lontanamente pronta ad affrontare questa cosa.

martedì 18 agosto 2009

Giusto il tempo......


.......di assestarci a casa. Le cose non succedono mai per caso, magari si parte da una cosa insignificante come la richiesta di pannolini con una serie infinita di "coincidenze" ed il risultato è la visita di oggi. Forse, finalmente, con questo parliamo la stessa lingua, forse da lo stesso significato che diamo noi alle parole "qualità della vita", forse questa volta la aiutano veramente nelle uniche cose di cui ha bisogno. Forse.
Non l'ho visto, ma me lo hanno descritto. Dice di vivere di gastro protettori e che quando sente storie così deve aumentare la dose. Immagino bene perché abbia bisogno di gastro protettori, fa un lavoro davvero infame, lui non ha speranza, lui non salva vite umane, le aiuta a morire meglio possibile ed io lo stimo per questo.

venerdì 14 agosto 2009

Oltre la stanchezza mentale ed a buon punto con quella fisica affrontiamo un'altra giornata sperando che la furia riorganizzativa si stia esaurendo.
Lei mi dice di essere così stanca di tutto, la capisco, sono stanca anch'io di avere gente per casa e le abitudini stravolte, a noi piace la quiete e qui invece c'è casino.
Io avrò pure le manie di controllo ed organizzazione, ma c'è invece non sa nemmeno che queste parole esistano....

martedì 11 agosto 2009

Oggi viene a casa...ed un nuovo viaggio ha inizio...

lunedì 10 agosto 2009

Lasciamoli così...accavallati, accartocciati, impastati......

Certe persone hanno due anime..due cuori..due mondi, non c'è scelta da fare, c'è solo consapevolezza ed accettazione.

sabato 8 agosto 2009

Per amore di cronaca.....

......non si fa solo fare le linguine agli scampi, mi trascina anche alle terme lottando contro i miei sensi di colpa, i miei dubbi e perplessità..perchè diciamocelo avevo un assoluto ed urgente bisogno di staccare.
Solo qualche ora......ma il parco con alberi secolari ed i laghi termali con idromassaggi sono stati un vero toccasana, almeno oggi è sembrata una giornata quasi normale in un periodo in cui normalità ha assunto un significato diverso.

Quando chi ti ama ti deve trascinare alle terme un momento prima di strangolarti e consideri un turno in 118 un momento di svago vuol decisamente dire che la tua vita, in questo momento........................................

venerdì 7 agosto 2009

Ma dove lo trovi uno così...

Il mio uomo, per distrarmi dai miei mille pensieri, si è fatto preparare le linguine agli scampi.....


però mi ha fatto trovare la tavola illuminata da candele preparata sotto il pergolo...

martedì 4 agosto 2009

Me ne rendo conto....e quindi?

Ho la mania di tenere tutto sotto controllo e se non lo faccio cado nell'ansia e nel senso di colpa.
Mi considero già brava per resistere all'impulso di ricontrollare le cose che altri mi hanno detto di aver giù fatto o controllato, tipo all'inizio dei turni in ambulanza.
Tendo anche a reprimere parti di me che poi vengono a chiedere il loro giusto tributo. Ogni tanto sfiato come una pentola a pressione, ma lo faccio sempre troppo poco e per periodi troppo brevi.
Me ne rendo conto....e quindi?

domenica 2 agosto 2009

Basta così poco a volte

L'aria immobile, rovente nei suoi 34 gradi, il peso della sella appoggiata al fianco, il bauletto nell'altra mano, cavalli al pascolo davanti a me, spazi aperti intervallati da recinti quasi invisibili, solo loro pacifici e sornioni, immobili nel caldo. Chiamo un nome ed un muso si alza distratto, mi da un'occhiata prima di rimettersi a brucare. Il caldo blocca tutto, anche il tempo, la scuderia sembra vuota poi sento il rumore dell'acqua ed una voce. Saluti, chiacchiere, un'altro muso bagnato che mi guarda perplessa mentre le porgo mezza mela. Lei bruca libera l'erba, come un grosso cane risponde al richiamo della padrona e la segue, lui mi aspetta in paddock, guardingo, attirato dalla mela, ma ben conscio che quella cosa nelle mie mani significa lavoro.
Sembra tutto esageratamente lento mentre gli faccio una doccia rinfrescante e mia nipote mi aggiorna sulle novità, acqua, parole, peli, sporcizia, sudore, caldo, capelli bagnati sotto la pompa.
Pochi giri di campo, qualche esercizio, un paio di saltini e le mie spalle si rilassano, dal mio petto si leva un po' di quel peso accumulato, respiro, finalmente respiro.
L'erba strappata con convinzione, il muso strusciato addosso un po' per grattarsi un po' per coccolarsi, sempre chiacchiere quasi leggere quasi serie e poi verso casa ancora con il peso della sella sul fianco ed il bauletto nell'altra, ancora in mezzo a paddock, musi tuffati nel fieno, sudore e polvere sulla pelle, sana stanchezza nelle membra e leggerezza nel petto....a volte mi dimentico che basta così poco.

sabato 1 agosto 2009

Rincomincio da qui....perchè la testa gira, i pensieri inciampano, incespicano e perchè dargli forma scritta è spesso stato un buon modo di farli smettere o magari di fargli cambiare strada.

Rincomincio da una notte di servizio fatta per non pensare ai miei giorni tutti uguali, scanditi da un ritmo ed una routine che non mi appartengono, iniziati da una di quelle notizie che non avresti mai voluto sentire e che partoriscono situazioni dalla quali vorresti, ma non puoi, scampare.
Una notte afosa e tranquilla, movimentata da un tizio della mia età che ha pensato bene di "procedere a velocità sostenuta" con l'alito che puzzava di vino, con la figlioletta di 2 anni nel seggiolino e di finire contro l'auto di un ragazzo straniero con il furgoncino pieno di materiale.
Il barcollante padre è salito in ambulanza con la figlioletta terrorizzata in braccio, inveendo e bestemmiando, non lasciandosi cinghiare, agitandosi via via. Il ragazzo straniero si è lasciato solo mettere un po' di ghiaccio sulla spalla dolorante, ma non ha voluto venire in ospedale per non lasciare il materiale incustodito, perchè questa mattina doveva andare a lavorare (cose che dubito sia riuscito a fare).
Una notte di servizio come tante dopotutto, una storia come tante, ed il giorno è di nuovo qui con le sue scadenze da rispettare.