venerdì 30 dicembre 2011

Il solito fine anno

Quante volte mi sono ritrovata con questa sensazione appiccicata addosso?
La sensazione della barca che ti si muove sotto, del mare infinito che si rimodella davanti a te, la tensione nella fronte per lo sforzo di avvistare terra.

Roma.
"La cosa che mi dispiace è che quando non ci sarà più papà si perderanno anche i pochi contatti familiari"
"A quel punto perché non ti trasferisci e vieni qui? dalla tua vera famiglia?"
"ahahah mica facile sistemare Rok a Roma!"
"come no? c'è un bellissimo maneggio dietro casa"

Padova.
"Domani mi porti a prendere gli occhiali?"
"ma non ti ci ha portato Ale mercoledì???"
"eh no"

Le cose a farle sono meno complicate di quanto ci aspettiamo, è la nostra mente ad ingigantirle. Forse. Speriamo.

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